sabato 20 dicembre 2008

Nel miglio verde


"Dead man walking...
dead man walking..."


Son morto che cammina, inespressivo,
attendo la fine del mio dolore.

Ho subito già un'iniezione letale,
ma il veleno era troppo poco per me
forse un errore, forse volutamente scarso
affinchè possa penare il più a lungo possibile
prima di esalare la mia oscura anima.

giovedì 18 dicembre 2008

Torbidi pensieri

So come dovrebbe andare e cosa dovrei fare.
Conosco tutta la teoria dello stare meglio, del dimenticare, del rinascere, del "ma sai quante sono lì fuori ad aspettare te?!", quante volte son stato io modo di conforto, dall'altra parte.

Ma allora, perchè con me non funziona?!?
Perchè io non sto meglio, perchè continuo a pensarla e, cosa tra le più sbagliate, a crogiolarmi nel mio dolore?
Perchè non faccio se devo fare, perchè non esco se devo uscire...perchè son qui a morire con i vermi nell'intestino se devo vivere facendo schiudere di nuove farfalle?

Resto immobile, impassibile. Faccio il morto a galla in un torrente in piena, mi faccio graffiare dalle rocce, mordere dal freddo e trascinare a fondo, desiderando (quasi) i piedi cementati.


venerdì 12 dicembre 2008

Cerco stabilità



Soffro di mal d'aria, ho lo stomaco in subbuglio
sento la testa sballottolarmi a destra e a manca.

Ogni cosa che cambia è una folata di (e)vento
disturba il mio stato e rischio di cadere.
Ho bisogno di stabilità
ho bisogno di quiete
di asciugarmi la fronte madida.

Ho distrutto tutto
so di dover tornare a costruire
ma mi servono idee
mi serve tempo per ragionarle
per non cadere sempre negli stessi errori
mi serve che il tempo si arresti per qualche giorno
che tutto si cristallizzi in un istante perchè io riesca a prender fiato.

martedì 9 dicembre 2008

Eclissi di noi

"Mille anni di fortuna,
finchè durano il Sole e la Luna."
(nonna Marinella)

Grazie mille nonna, ti amo con tutto il mio cuore
so quanto potessi essere sincera
quando ci benedicesti in così dolce maniera,
ma non vale più ora,
il Sole si è spento della Luna ed una lunga eclissi
ha oscurato i visi di ciascuno di noi.

ASPETTO UN NUOVO SOLE PER IL RITORNO DEL GIORNO.

domenica 7 dicembre 2008

Voglio dormire



Devo trovare in fretta il modo di distrarlo, devo combattere contro il mio stesso cervello affinchè non riesca a fare una mossa che non sia io stesso a volere con tutto me stesso.

Devo affaticarlo, fargli perdere la cognizione del tempo, non dargli l'occasione di dedicarsi al suo hobby preferito: ferirmi. Ogni volta che ha del tempo e della corda è subito pronto a pungolarmi e non mi lascia, anche per un'intera notte. Devo sbarrargli la strada ovunque lui tenti di fuggire, devo frappormi tra lui e ciò che vuole raggiungere, devo stancarmi.

Dovrò studiare fino a fondermi il cervello; dovrò fare tutto ciò che è nelle mie possibilità per far si che la sera sia lui a chiedere pietà di me e mi chieda di andare a dormire, non ce la faccio più a passare notti completamente insonni e giorni da cane rabbioso.
Non ce faccio più.

sabato 6 dicembre 2008

Percorsi

Capita a volte che ti senti sereno, riesci ad interagire, aprirti ed il tuo dolore pare dimenticato...pare.

Capita, sempre in queste volte, che un innocente pensiero attiri la tua attenzione, sottoforma di ricordo ed inizi a divagare con la mente. Percorri fili di pensieri, l'uno che rincorre l'altro, si intrecciano e scegli la via da seguire, avvicinandoti pian piano ad un'idea di fondo, ancora sfocata ma che provoca in te una sensazione di nostalgia dalla quale non vorresti separare.

Solo quando sei oramai troppo vicino, senti scivolare dentro te uno stocco trafiggerti il cuore, freddo, pungente che ti blocca il respiro e gli occhi sbarrati, immobile.

Sei ancora caduto nella tela del ragno e ne sei rimasto vittima per l'ennesima volta. L'unico tepore puoi raccoglierlo da una lacrima che ti riga il volto e che può solo ricordarti di non essere morto, per fortuna.


venerdì 5 dicembre 2008

Non perdere la strada


Proseguo dritto per la mia strada senza fari, li ho rotti poco più di un mese fa.

Non vedo nulla se non un debole riflesso della linea di mezzeria, quella linea che non mi permette di uscire completamente di strada e compiere gesti di cui pentirsi.

Ma a volte anche lei è troppo sbiadita, insicura perchè possa essere un riferimento ed allora sbando, devio la mia rotta e mi perdo nel buio.

Ma ecco che quando inizio ad aver paura, quando prende lo sconforto e vorrei che l'oscurità mi inghiottisse in un sol boccone per sempre, ecco che una fievole lucina intermittente, quella di una piccola lucciola, ti incanta, ti intenerisce. La seguo, mi lascio guidare ed è lei che mi riporta sulla strada...

SEMPLICEMENTE GRAZIE

giovedì 4 dicembre 2008

Nuvole di cielo


Sprazzi di sereno in un cielo carico di lacrime.

Basterebbe girarsi dall'altra parte, tenersi alle spalle il grigio delle nuvole e farsi riscaldare dai pochi raggi di sole che permeano.

Basterebbe per farmi stare meglio, ma non riesco a dimenticare lo splendido colore azzurro dietro quelle nubi, non riesco a dimenticare quella che era LA MIA STELLINA e che ora non posso vedere più.

Tante stelle nel cielo, ma ognuno di noi ha una preferita e cambiar scelta perchè lei brilla per qualcun altro è dura.

martedì 18 novembre 2008

Naufrago nel deserto


Fa caldo, ho sete e la mia borraccia è oramai troppo lontana da raggiungere. Sento le viscere torcersi per la fame, le labbra seccarsi per la sete e sento ancora più caldo.

Ma ecco che qualche volta un miraggio colpisce i tuoi occhi e con l'illusione di un'oasi, vieni ingannato da una leggera brezza che pone fine ai tuoi dolori.

Ma come ti avvicini, come ti bei di quella sensazione di pace interiore, la brezza di rassegnazione si placa, l'illusione di stare meglio svanisce e ritorni nel deserto dello sconforto...

CONTINUO A CAMMINARE

lunedì 17 novembre 2008

Riparo le "porte"


Rimetto su le mie difese, compro nuovi cardini, li fisso per bene, ne metto di più numerosi, di più resistenti. Avevo tolto ogni resistenza al tuo incedere, con me non hai avuto mai bisogno di bussare, le porte venivan giù da sole al tuo passaggio. Potevi vedermi dentro prima ancora di varcare la soglia, bastava che voltassi lo sguardo.

Hai vagato dentro di me, rubato tutto ciò che di prezioso potessi darti e sei uscita, svuotandomi e lasciandomi le lacrime riposte in ogni cassetto, in quello dei ricordi ed in quello dei desideri.

Chino il capo e riprendo a lavorare, sono un artigiano e tu non hai comprato nulla, ferisce quando non viene apprezzato il proprio lavoro. Ma arriverà il giorno in cui qualcuno apprezzerà di me non solo i miei pezzi pregiati, ma anche ogni mia bozza, bene o male che fosse riuscita. Arriverà, e se anche non dovesse arrivare, continuerò con il mio lavoro perchè ho la passione in quello che faccio e che sono.

venerdì 14 novembre 2008

Angeli della carne

Un morto in due corpi straziati per le polverose strade.
Ombre di angeli fuggono sui loro visi spenti, percorrono cerchi sempre più stretti.
Piccoli occhi neri brillano di desiderio e si socchiudono scendendo silenziosi, planando su scivoli di aria impregnata dell'odore dei due.
Atterrano leggeri, ripiegano le loro ali sistemandole con cura, si avvicinano ciondolando sulle loro gambe troppo corte per camminare.

Mostrano la loro natura, affilano i loro becchi, gracchiano per conquistare ogni singola fibra di quel lauto banchetto, faranno a brandelli ogni parte del morto, l'amore tra i due,

MA E' IL CUORE DI LEI LA PARTE PIU' AMBITA.


giovedì 13 novembre 2008

Cuore incompiuto



E Dio ha smesso di disegnare, ciò che sembrava essere uno splendido cuore dove noi eravamo le metà è rimasto incompiuto, diviso, spezzato.
Mancava poco, o forse no, non ci è dato vedere cosa lui abbia in mente per noi, ma puoi sentire la punta del colore graffiare il foglio della tua vita ed il nostro colore è ormai consumato, sbiadito... da gettare.

Le nostre metà resteranno separate e sbiadiranno col tempo, con le intemperie, fino a svanire se non nei ricordi, almeno nei nostri cuori.

Addio
Pablito

martedì 11 novembre 2008

Fantasmi invisibili a molti


Mi nascondo, mi accuccio nel letto e divago con la mente tra draghi e cavalieri che coprono di vapore le mie ansie. Cerco di proteggere la mia mente ed i miei ricordi leggendo, annebbiando il mio dolore con righe di inchiostro ordinato. Ma appena mi sveglio, appena esco dalla mia stanza, ecco che orde di fantasmi e di ricordi mi avvolgono e si insinuano nella mia mente per nutrirsi delle mie lacrime, del mio dolore.

Il pallido segno di un braccialetto portato tutta l'estate ed appena tolto e l'alone su uno specchio testimone del nostro amore che fu, sono i generali che guidano l'esercito, loro spazzano via la nebbia con il loro sole nero e strappano le piccole certezze scritte su fogli di carta trasparente.

I generali sgusciano nella mia mente, scovano i ricordi più felici di noi insieme e li riportano alla luce, non ti accrogi di cosa stiano per farti fino a quando non senti una fitta, un dolore al petto e ti rendi conto di quanto siano stati efficaci.

Ho paura di loro, ma nessuno può vederli.

lunedì 10 novembre 2008

E mestamente sanguino



E sei ancora lì, forte, crudele, sento la tua mano artigliare il mio cuore.

LA CACCIO VIA, provo a strapparla e tu ancora più stretta affondi le tue unghie a stringermi le coronarie, a provocare infarti, battiti che mancano.

LA LASCIO, la ignoro, anestetizzo le ferite con alcol ed amici, ma la tua morsa è troppo profonda perchè possa dimenticarla ed il sangue torna a sgorgare denso, nero e mi spezzi il fiato.

ALZO BARRIERE, mi nascondo dietro lo studio che non procede, dietro videogiochi noiosi, in persone che non trovo più interessanti, ma tu sei sempre lì, stampata sulla mia retina, come una immagine su di una pellicola.

Ti lascerei, ma troppe schegge di te sono nel mio corpo, combattono contro le mie difese, nude, con la testa china ed armate solo di una bandiera bianca.

giovedì 6 novembre 2008

Inizio di una non favola


Qui inizia la non favola di un non principe, un ragazzo che sognava la favola dell'amore e che s'è svegliato troppo tardi, cadendoci come un principiante e scottandosi il cuore.
Cerca qui un poco di acqua e di alcol per raffreddare e intorpidire le sue emozioni che non può più vivere, il castello nella quale custodiva la principessa è caduto... costruito in aria? sulla sabbia? Non lo so, era troppo impegnato a vivere con lei per accorgersi del resto