martedì 18 novembre 2008

Naufrago nel deserto


Fa caldo, ho sete e la mia borraccia è oramai troppo lontana da raggiungere. Sento le viscere torcersi per la fame, le labbra seccarsi per la sete e sento ancora più caldo.

Ma ecco che qualche volta un miraggio colpisce i tuoi occhi e con l'illusione di un'oasi, vieni ingannato da una leggera brezza che pone fine ai tuoi dolori.

Ma come ti avvicini, come ti bei di quella sensazione di pace interiore, la brezza di rassegnazione si placa, l'illusione di stare meglio svanisce e ritorni nel deserto dello sconforto...

CONTINUO A CAMMINARE

lunedì 17 novembre 2008

Riparo le "porte"


Rimetto su le mie difese, compro nuovi cardini, li fisso per bene, ne metto di più numerosi, di più resistenti. Avevo tolto ogni resistenza al tuo incedere, con me non hai avuto mai bisogno di bussare, le porte venivan giù da sole al tuo passaggio. Potevi vedermi dentro prima ancora di varcare la soglia, bastava che voltassi lo sguardo.

Hai vagato dentro di me, rubato tutto ciò che di prezioso potessi darti e sei uscita, svuotandomi e lasciandomi le lacrime riposte in ogni cassetto, in quello dei ricordi ed in quello dei desideri.

Chino il capo e riprendo a lavorare, sono un artigiano e tu non hai comprato nulla, ferisce quando non viene apprezzato il proprio lavoro. Ma arriverà il giorno in cui qualcuno apprezzerà di me non solo i miei pezzi pregiati, ma anche ogni mia bozza, bene o male che fosse riuscita. Arriverà, e se anche non dovesse arrivare, continuerò con il mio lavoro perchè ho la passione in quello che faccio e che sono.

venerdì 14 novembre 2008

Angeli della carne

Un morto in due corpi straziati per le polverose strade.
Ombre di angeli fuggono sui loro visi spenti, percorrono cerchi sempre più stretti.
Piccoli occhi neri brillano di desiderio e si socchiudono scendendo silenziosi, planando su scivoli di aria impregnata dell'odore dei due.
Atterrano leggeri, ripiegano le loro ali sistemandole con cura, si avvicinano ciondolando sulle loro gambe troppo corte per camminare.

Mostrano la loro natura, affilano i loro becchi, gracchiano per conquistare ogni singola fibra di quel lauto banchetto, faranno a brandelli ogni parte del morto, l'amore tra i due,

MA E' IL CUORE DI LEI LA PARTE PIU' AMBITA.


giovedì 13 novembre 2008

Cuore incompiuto



E Dio ha smesso di disegnare, ciò che sembrava essere uno splendido cuore dove noi eravamo le metà è rimasto incompiuto, diviso, spezzato.
Mancava poco, o forse no, non ci è dato vedere cosa lui abbia in mente per noi, ma puoi sentire la punta del colore graffiare il foglio della tua vita ed il nostro colore è ormai consumato, sbiadito... da gettare.

Le nostre metà resteranno separate e sbiadiranno col tempo, con le intemperie, fino a svanire se non nei ricordi, almeno nei nostri cuori.

Addio
Pablito

martedì 11 novembre 2008

Fantasmi invisibili a molti


Mi nascondo, mi accuccio nel letto e divago con la mente tra draghi e cavalieri che coprono di vapore le mie ansie. Cerco di proteggere la mia mente ed i miei ricordi leggendo, annebbiando il mio dolore con righe di inchiostro ordinato. Ma appena mi sveglio, appena esco dalla mia stanza, ecco che orde di fantasmi e di ricordi mi avvolgono e si insinuano nella mia mente per nutrirsi delle mie lacrime, del mio dolore.

Il pallido segno di un braccialetto portato tutta l'estate ed appena tolto e l'alone su uno specchio testimone del nostro amore che fu, sono i generali che guidano l'esercito, loro spazzano via la nebbia con il loro sole nero e strappano le piccole certezze scritte su fogli di carta trasparente.

I generali sgusciano nella mia mente, scovano i ricordi più felici di noi insieme e li riportano alla luce, non ti accrogi di cosa stiano per farti fino a quando non senti una fitta, un dolore al petto e ti rendi conto di quanto siano stati efficaci.

Ho paura di loro, ma nessuno può vederli.

lunedì 10 novembre 2008

E mestamente sanguino



E sei ancora lì, forte, crudele, sento la tua mano artigliare il mio cuore.

LA CACCIO VIA, provo a strapparla e tu ancora più stretta affondi le tue unghie a stringermi le coronarie, a provocare infarti, battiti che mancano.

LA LASCIO, la ignoro, anestetizzo le ferite con alcol ed amici, ma la tua morsa è troppo profonda perchè possa dimenticarla ed il sangue torna a sgorgare denso, nero e mi spezzi il fiato.

ALZO BARRIERE, mi nascondo dietro lo studio che non procede, dietro videogiochi noiosi, in persone che non trovo più interessanti, ma tu sei sempre lì, stampata sulla mia retina, come una immagine su di una pellicola.

Ti lascerei, ma troppe schegge di te sono nel mio corpo, combattono contro le mie difese, nude, con la testa china ed armate solo di una bandiera bianca.

giovedì 6 novembre 2008

Inizio di una non favola


Qui inizia la non favola di un non principe, un ragazzo che sognava la favola dell'amore e che s'è svegliato troppo tardi, cadendoci come un principiante e scottandosi il cuore.
Cerca qui un poco di acqua e di alcol per raffreddare e intorpidire le sue emozioni che non può più vivere, il castello nella quale custodiva la principessa è caduto... costruito in aria? sulla sabbia? Non lo so, era troppo impegnato a vivere con lei per accorgersi del resto