lunedì 10 novembre 2008

E mestamente sanguino



E sei ancora lì, forte, crudele, sento la tua mano artigliare il mio cuore.

LA CACCIO VIA, provo a strapparla e tu ancora più stretta affondi le tue unghie a stringermi le coronarie, a provocare infarti, battiti che mancano.

LA LASCIO, la ignoro, anestetizzo le ferite con alcol ed amici, ma la tua morsa è troppo profonda perchè possa dimenticarla ed il sangue torna a sgorgare denso, nero e mi spezzi il fiato.

ALZO BARRIERE, mi nascondo dietro lo studio che non procede, dietro videogiochi noiosi, in persone che non trovo più interessanti, ma tu sei sempre lì, stampata sulla mia retina, come una immagine su di una pellicola.

Ti lascerei, ma troppe schegge di te sono nel mio corpo, combattono contro le mie difese, nude, con la testa china ed armate solo di una bandiera bianca.

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