venerdì 9 gennaio 2009

Tutto sospeso



E sono qui, un altro anno, un altro uomo, un altro intento.
Immobile, ho finito di dimenarmi.
Il dolore pulsa ancora sotto le cicatrici fresche, ma è sordo ora,
lenito dalle lacrime passate sotto il ponte e dalle parole spese per me.

Non voglio più graffiarmi con le catene, ho bisogno di guarire,
recuperare le forze e tornare più forte di prima.
Tornerò a spezzarle quando saranno più stanche di me,
quando il tempo le avrà invecchiate e basterà uno strattone perchè cedano.

Mi nutrirò di coraggio, amor proprio ed egocentrismo,
tutto ciò che mancandomi mi ha debilitato fino ad arrivare a questo punto.

Le grandi vittorie derivano da grandi difficoltà: io sono in recupero...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

...a patto che, non si diventi cinici,
marmorei,
incalliti di nefasto isolamento,
..a patto che, sia un egocentrismo forato di spiragli, che lasci passare lo sguardo di chi già adesso magari ti sta osservando,
Tu non lo sai ma,
qualcuno già Ti Ama...si,
da qualche parte Ti Ama.

...l'ho imparato a mie spese,
è tutto tatuato a sangue sulla mia pelle,
ho fatto scempio di me stessa,
del mio cuore, della mia anima,
un anno di duro isolamento,
solo Blogger e le mie ombre...
un 2008 dannato, maledetto, da dimenticare.

..a patto che, non ti riduca come me, sospeso ad udire treni che han già fischiato...
sono in recupero Paolo, si, come te sono in recupero ma, non leggermi dagli ultimi post, sono da leggere a ritroso, sugli errori dettagliati sul mio Blog_life,
allo specchio con i miei spettri mi son fatta tutto il male che era possibile, ho imparato che a diventar di Marmo si lascia il vuoto solo intorno a se stessi.

un abbraccio forte forte.

Anonimo ha detto...

te la dedico..:)

Ho sradicato le certezze
in un solstizio eterno
lungo strade di ghiaccio
ove la morte è amica.
Ho celato il volto in nebbia
armatura grigia del tempo
senza più scempio ne quiete
nel ventre della solitudine.
Ho vagato con l'anima stanca
un pugnale stretto nella mano
le ali rotte sotto i piedi
e una corteccia per vestito.
Ho ingoiato sassi e brina
che sapevano di fiele
ho taciuto il mio pianto
ridendo in faccia al mondo.
Ma non ho chiuso
mai il mio cuore .

Anonimo ha detto...

principeeeeeeee...toc toc...

kiss

Sabatino Di Giuliano ha detto...

Abbiamo qualcosa in comune. Non trovi?
Abruzzo, Trieste, ingegneria.
Ed allora...
In bocca al lupo, viste le tue parole
Enjoy... se puoi

Antonia Storace ha detto...

Il vero fallimento sta nella rinuncia.Si perde davvero solo quando non si lotta.
C'è un coraggio encomiabile nella gente che si porta addosso le ferite come fossero medaglie.Dimostrano che hai partecipato alla lotta senza tirarti indietro.Sei sceso in campo,ti sei messo in gioco,ti sei battuto per te stesso,e per la tua Vita.

Un sorriso.Antonia.

Un cura ha detto...

Coraggio... ci riuscirai, sicuro. Un abbraccio.